Chiesa e Convento dei Cappuccini

Descrizione breve
Oggi la chiesa è sede di culto della Chiesa ortodossa rumena.

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Descrizione

La Chiesa e Convento dei Cappuccini fu progettata per volere dei Cesarini contestualmente al sistema delle Olmate (prima metà del XVII e l'inizio del XVIII secolo), con la funzione di fulcro prospettico all’interno del complesso intreccio di corrispondenze visive, tra emergenze di carattere architettonico ed aperture sul paesaggio circostante. La Chiesa, dunque, si trova nel punto più alto del sistema delle triangolazioni dei viali olmati.

Nella chiesa vollero essere sepolti alcuni esponenti dei Cesarini, Signori di Genzano, tra i quali: Giuliano (1618 - 1665), cui si deve la realizzazione della chiesa e del convento, nonché la progettazione del sistema viario delle olmate; la figlia Livia (1646-1711) ed il consorte Federico Sforza Cesarini (1651-1712); Gaetano (1674-1727). La memoria della famiglia è rappresentata dal bel busto in marmo con le sembianze della duchessa Livia, situato sul lato destro della navata, fatto scolpire nel 1851 da Lorenzo Sforza Cearini (1807-1866). All’altare maggiore è posta una pala raffigurante la Crocifissione databile al XVII secolo.

Degno di nota è il parco situato a nord, dove vegetano pregevoli lecci a filari ed un monumentale antico esemplare, della medesima specie, nel cortile retrostante il convento. Infine, è caratteristica e la loggia a due arcate in muratura grezza, con il terrazzo al livello superiore, che si inserisce armoniosamente nel contesto ambientale e gode di un’ampia vista sul bacino del lago di Nemi.

La storia
Il contrasto con il Signore di Nemi, Mario Frangipane (1574-1654), che pretendeva di imporre ai frati cappuccini il sito dove realizzare il nuovo convento, e l’intervento diretto del papa Urbano VIII (1568-1644), convinsero i frati religiosi ad approfittare della disponibilità del duca Giuliano Cesarini (1618 - 1665) il quale, oltre a mettere a disposizione il terreno, si fece carico delle spese per la costruzione. In questo modo, il duca Cesarini si assicurava l’opportunità di realizzare un altro polo importante nel progetto delle olmate.

Dopo i saccheggi subiti a causa delle truppe francesi, durante l’invasione Napoleonica (fine 700-inizi 800), e in seguito alle regie disposizioni del 1875 sulla soppressione delle corporazioni religiose e l’incameramento dei beni ecclesiastici, la chiesa e l’annesso convento passarono al comune di Genzano. Nel 1921 il complesso fu acquistato dall’architetto Marcello Piacentini (1881-1960), ma l’anno successivo tornò all’Amministrazione del Fondo per il Culto. Negli anni ’80 del 1900, la Chiesa passò in via definitiva definitivamente ai Padri Cappuccini, mentre del convento sono state proprietarie, dal 1937, fino agli anni recenti, le Piccole Suore dell’Assunzione, ricordate con imperitura riconoscenza da parte della popolazione genzanese per il sostegno incommensurabile prestato ai bisognosi e agli ammalati del luogo sin dai tragici eventi della seconda guerra mondiale.

I restauri
1892: restauri a causa del violento terremoto del 22 gennaio
1940: restauro della chiesa (P. Miccinilli, cit.)
secondo dopoguerra: sostituzione degli elementi del portale in peperino e della finestra sovrastante con altri della stessa pietra, con diversa forma e semplificati
1986: rifacimento delle coperture, ripristino degli intonaci e tinteggiatura della facciata

Modalità di accesso

Modalità di accesso

Indirizzo

Chiesa e Convento dei Cappuccini

Piazzale S. Francesco, 2, 00045

Ultimo aggiornamento: 17/11/2023, 12:47

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